Gabriel Batistuta compie 50 anni. Numeri e immagini di un immenso numero 9

Gabriel_Batistuta_-_AC_Fiorentina_1998-99
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Se negli anni ’90 o all’inizio dei 2000, avessimo dovuto pensare a un nome da associare alla maglia numero nove di una formazione ideale, avremmo avuto pochi dubbi. Quel nome sarebbe stato Gabriel Omar Batistuta. Centravanti completo, dotato di un tiro potentissimo, forte fisicamente, abilissimo nel gioco aereo, buona tecnica, cattiveria agonistica rara, fiuto del gol da rapace dell’area di rigore, ottima coordinazione e carisma innato. Oggi Batigol compie 50 anni.

Cresciuto nelle giovanili del Platense, Batistuta si mette in mostra nella finale del campionato provinciale, segnando due gol nella finale vinta contro il Newell’s Old Boys. Il club di Rosario non può non notare quell’attaccante devastante e lo mette sotto contratto. Al debutto in prima divisione argentina mette a segno 8 reti in 24 partite. In patria gioca il “super clasico” con entrambe le maglie. Col River segna 4 reti in 24 gare giocate, col Boca Juniors timbra il cartellino 19 volte su 47 partite.

Le prestazioni notevoli con la maglia del Boca gli spalancano le porte del calcio italiano. Dal 1991 al 2000 scrive pagine importanti della storia della Fiorentina. Con la maglia viola mette a segno 207 gol in 332 partite. Batistuta va ogni anno in doppia cifra. Con tifoseria e città è una amore indelebile, rafforzato dalla vittoria di una Coppa Italia, una Supercoppa. Batigol è il simbolo della rinascita viola, dalla Serie B allo scudetto sognato nel 1998-99. Il suo legame con Firenze durerà anche dopo l’addio.

“Ho segnato gol contro i migliori difensori in Italia. Avrei vinto il Pallone d’Oro se fossi stato nel Barcellona o nel Manchester United, ma volevo vincere con la Fiorentina. Volevo conquistare il campionato con una piccola squadra ed entrare nella storia”

Nel frattempo è diventato punto cardine dell’attacco della nazionale argentina, con cui vince due Copa America, nel ’91 e nel ’93, e la Confederations Cup del 1992.

Nel 2000, a causa dei problemi finanziari della Fiorentina di Cecchi Gori, Batistuta viene ceduto alla Roma, dove in tre stagioni mette a segno 33 reti in 87 partite ed è protagonista con 20 centri, e uomo simbolo, alla cavalcata scudetto nella stagione del suo debutto in maglia giallorossa.

“Totti sapeva sempre dove darmi la palla. È stato bello giocare assieme a lui e mi fa invidia vederlo ancora in campo. Se giocassimo insieme adesso, avrei segnato sicuramente di più”


La sua esperienza in Italia si conclude all’Inter, dove però riesce a giocare solo 12 partite, segnando 2 gol, a causa dei problemi alle caviglie che non gli danno tregua.

Prima del ritiro gioca una stagione in Qatar, all’Al-Arabi. Qui il suo strapotere è esagerato. Segna 25 gol in 18 partite nel campionato locale. La stagione successiva gioca solo 3 partite e chiuda una carriera con uno score impressionante di 553 partite e 300 gol con le squadre di club e con 54 gol in 77 partite in casacca albiceleste.

Batistuta è alla 23ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata da World Soccer- E’, con 184 reti, è al 12º posto nella classifica dei marcatori della Serie A. Nel 1994 ha stabilito il record di gol in giornate consecutive nel campionato italiano (11), in precedenza appartenente a Ezio Pascutti.

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