Kerri Strug, una medaglia d’oro a denti stretti

Kerri Strug
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Alle Olimpiadi di Atlanta 1996, Stati Uniti e Russia si stanno giocando punto a punto la medaglia d’oro nella gara a squadre di ginnastica artistica.

L’americana Kerri Strug, 18 anni, si presenta al volteggio: rincorsa, salto, movimento perfetto… Al momento dell’atterraggio, però mette male il piede sul materassino. “Non mi sento più la gamba” confida quasi in lacrime al suo allenatore Bela Karolyi, già primo mentore di Nadia Comaneci. 

Kerri pensa di abbandonare la gara, ma Bela le chiede un altro sacrificio: “Ancora una volta, devi farcela ancora una volta per la medaglia d’oro“.
Kerri stringe i denti, si avvia verso la pedana zoppicando visibilmente. Prende la rincorsa ed effettua il salto che aveva preparato. Atterra su un solo piede, saluta i giudici e subito dopo crolla a terra, lasciando la pedana carponi, con uno sguardo che ha un misto di sofferenza e soddisfazione. 


Al termine della gara Bela Karolyi porta Kerri in braccio sul podio per ritirare la medaglia, quella d’oro, conquistata, insieme alle sue compagne di squadra, con talento e sacrificio.

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