Rulon Gardner, l’eroe olimpico sopravvissuto agli attentati del destino

rulon-gardner
Condividi:

Una medaglia d’oro olimpica può apparire un’impresa da comune mortale se paragonata ai tiri mancini tirati dal destino. Rulon Gardner, lottaotre americano, è stato campione olimpico a Sydney 2000 nella greco-romana. Eppure, nella sua vita, ha dovuto vincere incontri anche più duri di quelli che ha affrontato nel suo sport.

Alla scuola elementare, durante un evento in cui raccontava la storia degli indiani d’America, Rolun viene colpito da una freccia, partita per sbaglio da un arco, che si infilza diritta nel suo addome.

Nel 2002 durante un’uscita in motoslitta sulle montagne della Star Valley in Wyoming, perde di vista il suo gruppo e mentre è alla ricerca dei suoi compagni cade nelle acque gelide del Salt River. Qui si costruisce un rifugio di fortuna e decide di aspettare i soccorsi. Diciotto ore dopo viene ritrovato al limite dell’ipodermia. Per togliergli gli stivali, a causa del congelamento è necessario l’utilizzo di una sega. Nell’operazione perde un alluce che ancora oggi conserva in un barattolo in congelatore perché, dice, gli fa ricordare di essere mortale.

Nel 2004 viene investito da un’auto mentre sfreccia con la sua Harley-Davidson per le strade di Colorado Springs. Se la cava con una distorsione ad un polso.

Il 24 febbraio del 2007 mentre sta sorvolando il lago Powell in Utah, l’aereo che lo trasporta insieme ad altre due persone cade nelle acque gelate. Già sopravvivere all’impatto sarebbe un qualcosa di poco umano. Ma non è finita. Rulon e gli altri due nuotano per un’ora a temperature bassissime e trascorrono la notte senza riparo. Per Gardner nemmeno un graffio.
Dopo tutto questo appare meno impossibile che sia riuscito a vincere un oro alle Olimpiadi pur non essendo, per tecnica e fisico, considerato tra i favoriti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *