Loris Stecca, il campione maledetto che a Milano conquistò il Mondo

Loris_Stecca_1984
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Era il 22 febbraio del 1984, al Palazzetto dello Sport di Milano il dominicano Leonardo Cruz cedeva sotto i colpi di Loris Stecca, consegnando al pugile italiano la cintura mondiale WBA dei pesi supergallo.

Rino Tommasi accompagnava con la sua inconfondibile voce le immagini del trionfo di Stecca, raccontando il match agli appassionati di pugilato italiani in diretta TV, in una serata tardo invernale di metà anni ’80.

Loris Stecca, dopo quel match, 34enne, perse gli unici due incontri della sua carriera contro Victor Callejas. Sconfitte che lo spinsero a pensare al ritiro.

A dicembre del 1988 battè per KOT Alvarez. Tutto lasciava presagire una corsa al titolo WBO dei supergallo, ma il 31 gennaio, mentre attraversava le strisce pedonali, fu investito da un’auto in corsa. Rimediò diverse fratture che gli imposero un addio forzato al ring.

La sua vita privata, dopo la boxe, è stata costellata da mille difficoltà: dall’impegno sociale con la Nazionale Italiana di calcio Campioni Olimpionici, al disperato bisogno di denaro per vivere, dalla richiesta di tornare a combattere a 48 anni alle minacce di suicidio, fino alla condanna per tentato omicidio del dicembre 2013.

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