Eric “l’anguilla” Moussambani, eroe olimpico senza medaglia

Eric Moussambani
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Eric Moussambani è stato in assoluto l’eroe olimpico di Sydney 2000. Non ha vinto alcuna medaglia, anzi la sua performance è stata tra le peggiori di sempre, ma la storia di questo coraggioso atleta della Guinea Equatoriale lo ha iscritto di diritto tra miti dello sport.

“Eric the Eel” (Eric l’anguilla), come è stato soprannominato, può vantarsi di aver vinto la sua batteria di qualificazioni ai giochi australiani, ma solo perché il nigerino Karim Bare e il tagiko Farkhod Oripov, in vasca con lui, furono squalificati per falsa partenza. La situazione era surreale, Eric, 22 anni, in piscina da solo, sotto gli occhi di 17 mila persone.
Otto mesi prima delle Olimpiadi non sapeva nuotare. Ha prima imparato a stare a galla e poi a muoversi nelle acque dell’oceano. Si è allenato da solo nei fiumi e in una piscina di 20 metri in un albergo di Malabo. In Guinea Equatoriale non ci sono strutture sportive e una piscina olimpionica non l’aveva mai vista se non in foto.

I primi 50 metri non vanno nemmeno troppo male, nonostante uno stille lontanissimo da quello degli altri nuotatori. La seconda vasca, però, sembra interminabile. Testa sempre fuori dall’acqua, gambe larghe. Conclude con il tempo di 1’52.72, il doppio del tempo impiegato dai suoi colleghi. La standing ovation del pubblico è tutta per lui. 

“Non sono mai stato così stanco in tutta la mia vita. Non ero neppure mai stato in una piscina così grande – raccontò a fine gara – Ma tutti facevano il tifo per me ed è stato come vincere una medaglia d’oro”.

GUARDA LA SUA GARA A SYDNEY 2000

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