E’ il febbraio del 1988, al teatro Ariston di Sanremo è in corso il Festival della Canzone italiana, l’evento nazional popolare per eccellenza nel nostro Paese. In contemporanea, a Calgary, in Canada, si sta svolgendo la seconda manche dello slalom speciale dei Giochi Olimpici.
E’ l’anno di “Perdere l’Amore” di Massimo Ranieri, ma è anche l’anno in cui un ragazzo di 22 anni fa innamorare tutta l’Italia del Circo Bianco. Lo sci diventa sport nazionale grazie ad Alberto Tomba.
Al termine della prima parte di gara, a Calgary, Tomba è terzo. Su Rai Uno Miguel Bosè e Gabriella Carlucci stanno introducendo il prossimo cantante in gara. Gli italiani però vogliono vedere la gara di quel ragazzo che in Canada difende i colori azzurri.
Da Calgary gli inviati chiedono la linea. E’il turno di Alberto Tomba. Partito! Tra i paletti è una “Bomba”, si muove con rara rapidità e potenza. Primo. Il tedesco Worndl non riesce ad eguagliare la prestazione dell’italiano, perde decimi su decimi, finisce secondo per 6 centesimi. Tomba vince il suo secondo alloro olimpico dopo il successo nel Gigante ed è nell’elite dello sci alpino. L’Ariston esulta, l’Italia intera festeggia la prima impresa olimpica del suo eroe, uno degli sportivi più rappresentativi della sua epoca.