Sorteggio Champions League, la Juventus pesca un Ajax pieno di insidie

de jong ajax
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L’urna della Champions League non è stata severa con la Juventus. Considerando il rischio di pescare corazzate assolute, come Barcellona e Manchester City, Allegri può essere abbastanza contento di affrontare l’Ajax ai quarti di finale.

Gli olandesi, però, reduci dall’impresa del Santiago Bernabeu, in cui hanno rifilato 4 gol con tanto di eliminazione ai tricampioni in carica del Real Madrid, non sono affatto da sottovalutare. Nessun nome altisonante in rosa, anche se Frenkie de Jong, classe 1997, già preso dal Barcellona, ha tutto per essere considerato un fuoriclasse. Un metro e 81 centimetri, ruolo centrocampista centrale, piede destro educatissimo, grande visione di gioco. In due anni il suo valore di mercato è salito da 7 a 75 milioni di euro. Punto fermo della nazionale olandese, de Jong in campionato ha disputato 22 partite condite da 4 gol e 2 assist.

Altro talento di casa Ajax è Matthijs de Ligt, il capitano. Difensore di 19 anni. Valore di mercato 70 milioni. Può giocare con uguale rendimento da interno sia a destra che a sinistra. Ha già 13 presenze nella nazionale orange. Ogni tanto si toglie lo sfizio del gol, ne ha segnati due in campionato. Se alla sua età è capitano della squadra più prestigiosa d’Olanda ed è un titolare inamovibile in nazinale maggiore, un motivo ci sarà. Un ostacolo non semplice da superare per Cristiano Ronaldo.

Nel ruolo di ala destra sono disponibili Hakim Ziyech e David Neres, rispettivamente 25 e 22 anni. Marocchino il primo, brasiliano il secondo. In comune hanno la grande dinamicità e l’abilità palla al piede.

Del bomber Dusan Tadic abbiamo già citato i numeri mostruosi in un altro articolo.

Menzione speciale per il terzino sinistro Nicolas Tagliafico, argentino con passaporto italiano, 26 anni e una capacità rara di giocare a tutto campo. In Champions League ha già segnato 3 gol. Vale 25 milioni. Ha maturato esperienza tale da poter fare il salto in un campionato top. Ha già addosso gli occhi di molti club, ma prima saranno De Sciglio o Cancelo a doverlo osservare bene.

Infine, ciò che più si deve temere dell’Ajax, oltre al talento dei suoi uomini (non solo quelli sopra citati), è il gioco. Erik ten Hag ha trovato l’alchimia giusta per i suoi giocatori. Ognuno dei suoi ragazzi conosce a memoria i movimenti e sa sempre cosa fare quando ha la palla e anche quando la sfera è in possesso dei compagni. Proprio la velocità delle ripartenze hanno messo in difficoltà il Real Madrid, che dopo il successo in trasferta probabilmente credeva di avere la qualificazione in tasca. Vero, Sergio Ramos?

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