Il numero 20 dei San Antonio Spurs sarà per sempre di Manu Ginobili

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La casacca numero 20 dei San Antonio Spurs sarà di Manu Ginobili per sempre. Il campione argentino ha scritto la storia recente della franchigia, che, per riconoscenza, ha deciso di dedicare a uno dei suoi uomini simbolo una cerimonia emozionante, che ha dimostrato di quanto l’uomo Ginobili possa essere stato superiore al grandissimo giocatore di pallacanestro.

Vi ringrazio per quello che mi avete dato in questi anni e per l’amore che mi avete mostrato ogni giorno“. Parole di Ginobili rivolte alla famiglia Spurs. “Io ho solo avuto la fortuna di avere delle buone carte da giocarmi in una buona mano. Questo è quello che sento della mia carriera e vedere la mia maglia lassù è un’emozione incredibile”.

Sbarcato ancora ragazzino a Reggio Calabria, ha poi visto esplodere il suo immenso talento con Ettore Messina alla Virtus Bologna.

“Devo ammetterlo, una lacrimuccia mi è scesa – ha raccontato Messina alla Gazzetta dello Sport, all’indomani della cerimonia -. Mi succede sempre alle cerimonie, ma questa era particolare. È stato omaggiato e ringraziato il campione Manu Ginobili, ma soprattutto è stato reso omaggio alla persona. E io ho provato tanto orgoglio per aver fatto parte — una piccola parte — della sua vita sportiva. E felicità per lui, vedendo come era genuinamente sereno e commosso. Non ha dimenticato nessuno nei suoi ringraziamenti. Ma si è soprattutto preso cura dei suoi 3 figli, evidentemente sopraffatti dall’intensità della cerimonia, dicendo loro di non preoccuparsi se lo vedevano piangere perché erano lacrime di gioia”.

Nel 1999 gli Spurs fanno il suo nome alla 58esima chiamata del draft. E mai scelta fu più azzeccata. Quattro titoli NBA dal 2003 al 2014, con Ginobili sempre trascinatore e uomo squadra.

Quando la franchigia ti scelse chiamai Pop perché non avevo la minima idea di chi fosse quell’argentino – ha raccontato Tim Duncan, altra leggenda degli Spurs – invece tu hai dimostrato di vedere sempre ciò che gli altri non nemmeno fossero in grado di pensare, di fare la giocata che nessuno si sarebbe aspettato e di capire sempre prima cosa sarebbe successo. Sei stato semplicemente incredibile”.

“Sono il giocatore che sono diventato grazie a te – ha dichiarato Tony Parker, suo compagno di avventura per anni agli Spurs -: la tua competitività, la tua passione e la tua voglia di vincere erano contagiose. Hai sempre messo il tuo ego all’ultimo posto e non so quante stelle avrebbero accettato di uscire dalla panchina senza mai dire una parola e giocando con la tua passione. Tutto questo è l’incarnazione dello spirito Spurs”.

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