Giro delle Fiandre 2019, un pomeriggio da sogno per l’Italia con Bettiol e Bastianelli

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“Alberto, l’hai capito cos’hai fatto? Hai vinto il Fiandre, Alberto!”.
In telecronaca Riccardo Magrini sottolinea così la grandissima impresa di Alberto Bettiol, che dopo 12 anni ha riportato in Italia il Giro delle Fiadre. L’ultimo italiano a trionfare alla Ronde van Vlaanderen era stato Alessandro Ballan nel 2007. Un trionfo, quello di Bettiol, che mette a tacere il mormorio che andava avanti da diversi giorni, dalla Milano-Sanremo, secondo cui il ciclismo italiano oggi è privo di talenti.

Invece Alberto si è dimostrato un grande campione. Ha messo in riga tutti i più forti. Sul Kwaremont è partito con la convinzione di chi quel percorso l’aveva imparato a memoria, muro per muro. Nel momento chiave ha lasciato tutti sul posto, ha tenuto un passo da cronometro, che è nelle sue corde, e se n’è andato. I favoriti, Sagan, Van Poel (per cui andrebbe comunque fatta una menzione speciale), Valverde, Van Avermaet, sorpresi da questo ragazzo che da professionista non vantava nemmeno un successo, non sono riusciti ad organizzarsi per provare a riprenderlo. Oppure il fuggitivo andava troppo forte. E così Alberto la prima vittoria in carriera l’ha conquistata proprio nella sua corsa dei sogni. A braccia larghe ha tagliato un traguardo leggendario, entrando con prepotenza, sfondando la porta, sul palcoscenico del ciclismo mondiale.

L’impresa di Bettiol è giunta circa un’ora dopo un altro grande trionfo italiano. Marta Bastianelli ha messo la sua ruota davanti a tutte le rivali nella Giro delle Fiandre femminile. La ciclista laziale, campionessa europea in carica, ha stracciato in una volata a tre la Van Vlueten e la Ludwig. Marta ha regalato al ciclismo rosa il secondo successo alla Ronde, dopo quello di Elisa Longo Borghini nel 2015.

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