L’impresa di Andrea Tafi alla Parigi-Roubaix del 1999

tafi-parigi-roubaix
Condividi:

L’11 aprile del 1999 Adrea Tafi compie una delle più grandi imprese che l’Italia del ciclismo moderno possa raccontare: vince, al termine di una fuga straordinaria, la Parigi-Roubaix. Da solo, in maglia tricolore, entra in un velodromo che inneggia il suo nome. “Tafi, Tafi” diventa il sottofondo di un trionfo quando conquista “L’Inferno del Nord“.

Ecco il suo racconto : “Il mio ricordo più bello è del giorno prima della corsa quando io e il mio compagno di stanza, Paolo Fornaciari, spegniamo la luce per dormire. Riapro gli occhi, la riaccendo e gli dico «Paolo, stammi vicino che domani faccio il numero». Segno del destino, appena inizio il Carrefour foro e mi rialzo pensando sia finita, invece vedo un omino col berretto della Mapei! Lì penso che se ha la ruota vado a vincere la Roubaix… E ce l’aveva, che sia benedetto. Cambio ruota in 40 secondi, riparto e duplico il vantaggio: è tutta adrenalina. Senza quella foratura, chissà, magari mi avrebbero ripreso”

Ecco le fasi cruciali della corsa con l’indimenticabile telecronaca di Adriano De Zan.

Andrea Tafi tagliò il traguardo con le braccia alte. Dietro di lui il vuoto. WIlfred Peeters, secondo, concluse il percorso con un ritardo di 2’14”, Tom Steels, terzo, a 2’26”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *